A World of Potential: un’esperienza giocosa e interattiva, un percorso sorprendente alla scoperta dei nostri punti di forza. Adatta a tutti, A World of Potential è stata concepita come una progressione di esperienze che portano i visitatori a esplorare il proprio potenziale partendo dalla creatività, la perseveranza, la gratitudine, la curiosità, la speranza, l’intelligenza sociale e il lavoro di squadra. Questi punti di forza, che dovremmo allenare come dei veri e proprio muscoli, sono stati tradotti in 16 installazioni multimediali interattive, sia analogiche che digitali, capaci di coinvolgere i pubblici più diversi in un viaggio di scoperta, crescita e condivisione con gli altri. 

In questo modo, i visitatori hanno la possibilità di aumentare la conoscenza del proprio potenziale e ampliare la propria percezione del mondo. È un’esperienza che agisce sui sensi, sulla memoria e suscita emozioni positive. Ma è anche un'esperienza che crea un passaggio dall'"io" al "noi". Nella parte finale i visitatori avranno, infatti, l'opportunità di conoscere meglio le attività della Fondazione The Human Safety Net e donare metà del prezzo del biglietto ai programmi per le famiglie vulnerabili con bambini fino a sei anni e per i rifugiati. 

La mostra è curata da Orna Cohen, fondatrice di Dialogue Social Enterprise (DSE), un'impresa sociale con sede ad Amburgo, in Germania, che dal 1988 promuove l'inclusione sociale di persone vulnerabili attraverso mostre e workshop in tutto il mondo.

La mostra intende offrire un'analisi dell'impatto profondo e duraturo della migrazione, vista attraverso gli occhi di artisti contemporanei. I viaggi qui presentati tracciano le delicate linee della migrazione, indugiando tra il momento della partenza e le promesse di un futuro incerto, approfondendo le complessità dell'identità, dell'appartenenza e dei nuovi inizi, riflettendo la missione generale di The Parliament of the Invisibles di illuminare ciò che spesso rimane invisibile.

Nella mostra Dreams in Transit, attraverso tecniche diverse - dalla fotografia al video, dal disegno all'installazione - gli artisti presenti mettono in luce le storie nascoste dei migranti, offrendo una potente meditazione sulla condizione umana all'indomani della migrazione e invitando a riflettere su come il cambio di orizzonte plasmi l'identità, favorisca nuove forme di appartenenza e crei ponti tra mondi, sia visibili che invisibili. Il tema “After Migration” approfondisce le complesse sfide che migranti e rifugiati devono affrontare per integrarsi nel loro nuovo paese e risuona fortemente con la missione di The Human Safety Net. Il punto d'incontro tra la missione di The Human Safety Net e il programma Art for Action è, in particolare, il programma “For Refugees” di The Human Safety Net, attivo in 6 Paesi e in collaborazione con 30 ONG per sostenere l'integrazione dei rifugiati fornendo loro gli strumenti per diventare imprenditori di successo o ricevere una formazione professionale che possa aiutarli a inserirsi nel mercato del lavoro locale.