L'Art Studio

L'Art Studio

All'interno del percorso espositivo, un ampio open space è dedicato all'Art Studio, pensato per accogliere le opere di artisti che interpretano i temi inerenti ai programmi di The Human Safety Net e i valori e i punti di forza espressi nella mostra permanente "A World of Potential".

L'Art Studio

“About Us. Tracey Snelling for The Human Safety Net”, spazi, immagini e voci che parlano di noi.

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Una sorprendente città brulicante di vita, in cui gli spazi abitati racchiudono storie, immagini e voci. Un microcosmo vibrante da esplorare, fatto di persone all’interno delle loro comunità, che parla dei punti di forza di ciascuno e di come si possa crescere e produrre il cambiamento. “About Us. Tracey Snelling for The Human Safety Net”, curata da Luca Massimo Barbero, è l’installazione che fino al 28 marzo 2025 integrerà il percorso interattivo di ‘A World of Potential’ nell’Art Studio, il luogo all’interno della Casa di The Human Safety Net dove i temi sociali vengono raccontati attraverso la lente dell’arte, in dialogo con la mostra interattiva “A World of Potential”. 

Con questa installazione, l’artista americana Tracey Snelling ci conduce alla scoperta di come la casa sia espressione della nostra identità e ci dia la libertà di sviluppare i nostri punti di forza in un luogo sicuro dandoci anche la possibilità di migliorare le nostre condizioni di vita e quelle dei nostri cari. 

Le opere di Tracey Snelling rappresentano conglomerati urbani, realizzati con materiali e tecniche artigianali e semplici inserimenti tecnologici, come immagini, suoni e luci. Si tratta di sculture articolate e realizzate in scala ridotta, attraverso le quali l’artista cattura l'essenza della vita quotidiana, dai momenti più banali alle narrazioni più intime dietro le finestre chiuse, ricreando ambienti e edifici ispirati a luoghi da lei realmente conosciuti e indagati nel corso dei suoi viaggi attraverso il mondo. Il visitatore è così stimolato a confrontarsi con le sfide della società e, attraverso osservazioni sociologiche, a scoprire culture ed esperienze diverse che accomunano gli esseri umani anche dietro le apparenti disparità. 
 

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La missione di The Human Safety Net di trasformare la vita delle persone che vivono in situazioni di vulnerabilità è pienamente in linea con gli ideali che ho esplorato nel corso della mia carriera artistica – spiega l’artista Tracey Snelling -  Affrontando i temi relativi alla globalizzazione, alla povertà, il progetto ‘About Us’’ condivide integralmente i valori della Fondazione: è un modo per sensibilizzare l'opinione pubblica su questioni urgenti, cercando soluzioni per migliorare lo stato delle persone più vulnerabili. La mia aspirazione è di suscitare un sentimento di condivisione tra gli spettatori, favorendo empatia e solidarietà. Mi propongo di stimolare uno spirito di altruismo, anche solo parzialmente, per fare in modo che gli individui sappiano riconoscere la loro capacità di operare un cambiamento positivo all'interno della comunità globale”.

“About Us” rappresenta anche il secondo progetto artistico curato da Luca Massimo Barbero per l’Art Studio, lo spazio dove l’arte dialoga con il sociale.

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La presenza delle opere scultoree realizzate da Tracey Snelling per l’Art Studio costituisce un'occasione unica e significativa per presentare al pubblico il suo lavoro di continua ricerca in merito ai luoghi, alle persone che li abitano e alle loro esperienze – racconta Barbero -  un collegamento ideale e concettuale con la mission di The Human Safety Net. Attraverso i suoi viaggi l’artista ha potuto infatti esaminare i diversi aspetti della condizione umana nel contesto della qualità dell'alloggio e le conseguenze che la povertà ha sull’individuo, sulla comunità e sulla società. Le sue opere rappresentano l'idealizzazione e il rapporto con l'architettura intesa come abitazione, come condivisione dell'ambiente cittadino, come luogo dei bisogni essenziali del singolo. Così come accade all’interno delle Procuratie Vecchie, nella casa di The Human Safety Net, dove il pubblico, nella sua pluralità di presenza si confronta all'interno dell'architettura con il contenuto dell'essere umano, le sue vicende, l'idea di come l'umanità viva in modo differente e dando voce allo straniero, al rifugiato, al migrante. Mentre le immagini scorrono, si crea così una narrazione interattiva di grande confronto offrendo un viaggio attraverso la pluralità e la molteplicità dell'umano, alla scoperta dell’unicità e del potenziale del singolo, un vero e proprio processo di cui il percorso espositivo ‘A World of Potential’ ne è solo l’inizio”.