The Human Safety Net ha tenuto il suo primo vertice panasiatico a Kuala Lumpur
Il 6 marzo, The Human Safety Net ha organizzato il primo Summit panasiatico a Kuala Lumpur, dove i protagonisti del cambiamento provenienti da Indonesia, Malesia, Vietnam, India, Hong Kong e Filippine si sono riuniti per amplificare e accelerare la diffusione dei programmi nella regione.
In sei anni, il movimento ha avuto un impatto su oltre 200.000 persone in Asia, agendo attraverso una rete di 11 ONG in 96 località. L'Asia si concentra sul Programma per le Famiglie, che consente a genitori e caregivers di offrire un ambiente stabile e accogliente, per prendersi cura al meglio dei propri figli nei primi anni di vita (0-6).
Il Vertice ha fatto leva su temi importanti come la creazione di partenariati pubblico-privato, l'estensione dei programmi esistenti in nuove località, l'ampliamento della rete di ONG partner e la sperimentazione di nuovi progetti per rafforzare la qualità dei programmi.
Un'altra leva importante discussa al Vertice è l'attivazione delle capacità di Generali a sostegno dei programmi. Queste vanno dal volontariato strutturale allo sviluppo di prodotti sociali innovativi a diretto sostegno delle famiglie che solitamente non possono accedere ai prodotti assicurativi tradizionali. Il Vertice ha accolto la presenza dei leader di Generali: Jaime Anchústegui (CEO International), Rob Leonardi (Regional Officer, Asia), Simone Bemporad (Group Chief Communications & Public Affairs Officer, Deputy Chairman, The Human Safety Net) ed Emma Ursich (Executive Officer di The Human Safety Net), i CEO dei Paesi Generali nella regione e i responsabili di The Human Safety Net di ciascun Paese, oltre a numerosi ambasciatori e volontari.
Il vertice ha evidenziato l'importanza dell'Asia nell'ambizione globale di The Human Safety Net: 1 milione di persone entro il 2027.