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La Casa di Venezia accoglie giovani rifugiati afghani

Un gruppo di rifugiati afghani ha esplorato insieme la mostra interattiva "A World of Potential" all'interno della Home di The Human Safety Net a Venezia

Un gruppo di 50 rifugiati afghani supportati da A2030 Social Innovation Designers, partner di The Human Safety Net con sede a Venezia, ha avuto la possibilità di esplorare la mostra interattiva all'interno della nostra Home nel cuore di Piazza San Marco la scorsa settimana.

Al Next Leaders Day, hanno avuto l'opportunità di connettersi e scambiare i loro punti di forza caratteriali scoperti durante la visita. "Mi è piaciuto molto partecipare all'evento Next Leaders Day. Ho avuto l'opportunità di esplorare la Human Safety Net e di incontrare personalmente altri studenti afghani dell'Università di Padova. Abbiamo anche trascorso del tempo di qualità visitando la bellissima Venezia". Said, studente del master in Scienze forestali.

Ali, studente del master in Sviluppo locale, ha aggiunto: "Durante la visita ho scoperto che il confronto con altre persone che si trovano nella mia stessa situazione mi ha dato sostegno e speranza. Nonostante gli ostacoli sul nostro cammino, siamo in grado di sostenerci a vicenda e di avvicinarci alla realizzazione dei nostri obiettivi grazie al progetto A2030 Next Leader e a The Human Safety Net. Sono grata di aver avuto l'opportunità di partecipare a questo programma e di avere accesso a risorse che mi aiuteranno a raggiungere gli obiettivi che mi sono prefissato". 

La visita è stata anche l'occasione per confrontarsi con le proprie ambizioni per il futuro professionale e personale, rafforzando al contempo il loro rapporto di persona, dato che si incontrano quotidianamente online all'Inner Place Chat Cafè. In questo appuntamento virtuale, praticano la lingua e la cultura italiana, si informano su vari processi e applicazioni, condividono le segnalazioni per le borse di studio e si scambiano come sostenere ulteriormente parenti e amici in Afghanistan, dall'insegnamento dell'inglese al supporto materiale.

"In A2030 lavoriamo molto sul potenziale individuale all'interno dei nostri laboratori e percorsi di orientamento professionale, ma poterlo fare tutti insieme dal vivo con una mostra interattiva a disposizione è stato qualcosa di grandioso ed emozionante, per noi e per loro", ha commentato Renato Mingardi, Counselor Esperto di Orientamento Professionale A2030.

Tra i partecipanti al programma sostenuto da A2030 ci sono, tra gli altri, un ingegnere in sistemi di mappatura informatica che vorrebbe specializzarsi in cartografia computerizzata, un'infermiera che vorrebbe iniziare a lavorare in Italia, un geologo che vorrebbe proseguire la sua carriera con un dottorato di ricerca in sostenibilità ambientale, un matematico e un giornalista.

"È stata un'esperienza eccezionale e sono rimasto stupito dal lavoro che stanno facendo per sostenere i rifugiati e le comunità vulnerabili. Sono particolarmente colpito dai Social Innovation Designers di A2030, che collaborano con The Human Safety Net per facilitare i Next Leaders e sostenere i giovani afghani. Ci stanno fornendo risorse e opportunità preziose per perseguire le nostre ambizioni e avere un impatto positivo sulle nostre comunità. Come beneficiario del loro lavoro, mi sento incredibilmente grato di aver avuto la possibilità di far parte di questo programma", ha concluso Taha, studente di Ingegneria energetica a Padova.