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Il mio percorso nel settore sanitario: la storia di Miranda

Quando sono arrivata in Italia cinque anni fa dal Perù, avevo 26 anni e tanta speranza, ma la realtà si è rivelata molto più dura di quanto immaginassi. Adattarmi a un nuovo Paese, a una nuova lingua e a un nuovo stile di vita è stato tutt’altro che semplice. Ho iniziato a lavorare come babysitter, un impiego che mi ha permesso di andare avanti, ma sentivo che non era abbastanza per costruire il futuro che desideravo.

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Poi è arrivata la pandemia. Perdere il lavoro è stato un duro colpo, ma mi ha anche portato a riflettere. Ho sempre desiderato aiutare gli altri, e durante quei lunghi mesi di incertezza ho capito che era il momento di intraprendere un percorso più significativo.

L’anno scorso ho sentito parlare del corso per OSS (Operatore Socio-Sanitario) e ho deciso di iscrivermi. Il percorso non è stato facile. Dal punto di vista economico, è stato duro: non avere un lavoro signifi cava convivere con un’incertezza costante.

Senza una rete di supporto solida, orientarmi e capire a chi rivolgermi non è stato semplice. Ma sono stata fortunata. Durante il corso, ho incontrato persone straordinarie—compagni di corso e docenti—che mi hanno offerto non solo orientamento professionale e formativo, ma anche un supporto umano e personale. La loro fiducia in me ha fatto davvero la differenza.

Adesso, finalmente, ho conseguito la qualifica di Operatore Socio-Sanitario. Anche se al momento continuo ad aiutare in casa, sogno di lavorare in una struttura sanitaria. Questo percorso è stata un’esperienza trasformativa, che mi ha permesso di crescere, integrarmi e, soprattutto, di credere in me stessa.

Sono profondamente grata alle persone che mi hanno supportata—non è qualcosa che do per scontato. Ora il mio sogno è continuare a studiare, formarmi ulteriormente e diventare infermiera. Voglio dedicare la mia vita ad aiutare gli altri, facendo la differenza negli ospedali e non solo. Per la prima volta, guardo al futuro con fiducia.