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Una giornata nei centri per le famiglie L’Albero della Vita

Da mattina a sera, gli educatori sono sempre impegnati per sostenere i bambini e i genitori nel loro percorso.

Qualche giorno fa, come Ambassador di The Human Safety Net abbiamo incontrato Maria Francesca Dalia ed Erika De Nadai, della Fondazione L’Albero della Vita – una delle tre Onlus partner del programma Ora di Futuro/The Human Safety Net. Sentirle raccontare del loro lavoro con questa organizzazione ci ha davvero trasmesso una carica positiva e fatto toccare con mano quanto grande sia il loro impegno!

L’Albero della Vita, attiva dal 1997, è impegnata in Italia e a livello internazionale ad assicurare benessere, proteggere, promuovere i diritti e favorire lo sviluppo dei bambini, delle loro famiglie e comunità. 
 

Assicurare il benessere, significa creare opportunità per una vita dignitosa, piena e gratificante, proteggendo e promuovendo i diritti, migliorando il contesto di vita familiare, scolastico e comunitario, e favorendo lo sviluppo dei bambini - dalla nascita all’età adulta -, delle loro famiglie e delle comunità. È quindi fondamentale lavorare per e con l’intero nucleo familiare: genitori e bambini, assieme. 

L’Albero della Vita è attiva in Italia con 6 centri distribuiti sul territorio, perlopiù in zone periferiche e in contesti di disagio sociale più o meno marcato nelle città di Milano, Palermo, Genova, Perugia, Napoli e Catanzaro.

Ci ha da subito incuriosito capire come fossero organizzati questi centri: si tratta di appartamenti o uffici riadattati, ma quello che conta veramente è l’atmosfera accogliente creata dai disegni dei bambini appesi alle pareti, dai loro lavoretti esposti sugli scaffali e dal suono delle voci dei bambini. Spesso quando i genitori arrivano nei centri dicono sia come entrare in una “oasi di pace” dove cercare rifugio dall’ambiente esterno.

Eravamo molto curiosi di capire come funziona una giornata tipo nei centri.

L’estate e - per chi è in età prescolare - le mattinate sono trascorse, generalmente, con i bambini, raccontando loro delle storie oppure organizzando dei laboratori in cui essi possano esprimere la loro creatività, magari creando dei lavoretti da portare a casa, da mostrare ai genitori, fratelli e sorelle. Per loro è talmente sorprendente aver creato una cosa così preziosa che chiedono “Posso davvero portarlo a casa?”.

I pomeriggi sono dedicati al supporto nei compiti scolastici e ad attività ludiche per i bambini, ma anche ai colloqui e workshop con gli adulti. I volontari si occupano di dare ai genitori delle informazioni utili per la cura dei figli, come nutrirli in modo sano ed economico, oppure informazioni basilari sui servizi offerti dalla comunità, come l’assistenza sanitaria (ad esempio, ci sono donne in gravidanza che non si sono mai sottoposte ad una visita ginecologica); altre volte i genitori vengono aiutati ad inserirsi nel mondo del lavoro, insegnando loro a scrivere delle email.

Ci hanno raccontato che spesso le persone sono convinte di non aver nulla da scrivere nel loro CV e che, quando invece la pagina si riempie, acquistano fiducia in sé e nelle proprie possibilità.

Le educatrici hanno raccontato che alle volte organizzano per i bambini delle piccole feste di compleanno.

Spesso i genitori non hanno tempo o mezzi per farlo, ed avere una festa tutta per sé, essere al centro dell’attenzione di altri bambini che cantano la canzone di auguri, rende i bambini immensamente felici.

A volte, basta davvero poco e tutto diventa magico!